Sui mercati finanziari, per effetto della dirompente crisi economica, ed in virtù della tendenza discendente del costo del denaro, il tasso euribor, con cui vengono agganciati i mutui a tasso variabile, sta facendo registrare un nuovo minimo storico dietro l’altro che dovrebbe permettere alle famiglie di pagare rate mensili meno salate sui mutui prima casa.
Tale andamento del tasso euribor, inoltre, rende sostanzialmente inefficace il tetto 2009 sui mutui a tasso variabile del 4% imposto di recente dall’attuale Governo in carica con il piano anticrisi. Di conseguenza, per agevolare realmente i mutuatari, l’Associazione Adiconsum ritiene opportuno che venga istituito anche un tetto massimo per i mutui a tasso fisso che sono rimasti esclusi dal piano anticrisi del Governo.
Allo stesso modo, il Decreto anticrisi potrebbe essere rivisto abbassando dal 4% al 3% il tetto sui mutui a tasso variabile, in modo tale da permettere un risparmio reale alle famiglie sulla rata del mutuo in un momento di estrema difficoltà sul fronte occupazionale e sulla quadratura del bilancio per milioni di nuclei familiari.
Secondo l’Adiconsum, i provvedimenti sopra citati avrebbero da un lato un costo contenuto a carico dello Stato, e dall’altro permetterebbero al Governo di portare avanti concretamente le politiche a sostegno dei redditi delle famiglie. Rimane inoltre e comunque aperta la questione riguardante l’aumento degli spread sui mutui applicati dalle banche, su cui l’Associazione chiede apertamente un intervento da parte dell’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato.