Giovanni Pomarico, presidente di Selex, terzo gruppo italiano della grande distribuzione organizzata, ha dichiarato che “da troppo tempo nel nostro paese manca una politica di sostegno alla famiglia: la realtà è diventata più complessa, le difficoltà economiche si inaspriscono e il futuro è sinonimo di incertezza”.
È quindi “logico che in un simile contesto ci si focalizzi su quel comportamento atavico che è il risparmio“. Pomarico ha poi aggiunto che “oggi si vuole essere belli dentro e belli fuori, quindi la gente spende di più per fitness, chirurgia estetica, viaggi, cultura, corsi di lingue straniere: tutto bene, per carità, ma noi del settore dobbiamo adattarci a questa realtà in continuo mutamento”.
Inoltre al giorno d’oggi – ha proseguito Pomarico – “gli acquisti sono meno importanti, ma più frequenti, si sta molto attenti ad evitare gli sprechi, mentre la ricerca della sicurezza alimentare è un fattore sempre più determinante”.
Quanto alla politica fiscale, il presidente di Selex ha rimarcato che “abbiamo splendidi esempi in paesi a noi vicini, come la Francia, dove l’applicazione del quoziente familiare e la disponibilità di asili nido sono elementi fondamentali che hanno creato un circolo virtuoso tra welfare, consumi e natalità”.
“Negli ultimi decenni” – ha infine concluso Pomarico – “nessuno si è mai preoccupato di ripensare la politica fiscale: mi chiedo che cosa stiamo ancora aspettando; i pannicelli caldi non bastano più da un pezzo”.