Richiedere un prestito è oramai diventato molto semplice, parecchi siti permettono anche di fare una sorta di “preventivo” calcolando per bene tutti i parametri prima della stipulazione del contratto. La facilità della richiesta di credito, la possibilità di avere liquidità in tempi molto veloci ha forse fatto perdere la testa a molti italiani. Spesso un finanziamento è l’unico modo per poter accedere a beni e servizi di prima necessità, tuttavia secondo i dati emersi dall’ultimo sudio dell’Osservatorio Supermoney, sito web leader per il confronto di prestiti online e altri prodotti di natura finanziaria, circa il 60% delle domande di credito con importo inferiore ai 5mila euro, hanno come obiettivo l’acquisto di un dispositivo hi-tech.
Tra gli oggetti più richiesti troviamo i personal computer (60%), in crescente aumento anche tablet pc, tra questi l’ormai celeberrimo iPad 2 che sta conquistando un posto di rilievo sempre maggiore tra le priorità degli italiani.
A quanto pare gli oggetti con la mela morsicata sul retro sono quelli che spopolano più nel campo dell’elettronica, ricordiamo infatti che poco dopo il rilascio dell’ultimo modello di iPhone, l’estate scorsa, in cina una ragazza arrivò a vendere la propria verginità in cambio del device, di qualche mese fa invece la notizia che sempre nel paese del sol levante, un ragazzo si lasciò portar via un rene pur di avere la liquidità necessaria a comprarsi sempre il famoso tablet della Apple.
Insomma la passione per l’hi-tech non è solo nostrana, e proprio per questo l’idea di arrivare ad indebitarsi per un breve periodo, chiedendo somme non elevate non spaventa i consumatori, anzi. “I consumatori ritengono di poter tenere facilmente sotto controllo una rata mensile di poche decine di euro – spiega Andrea Manfredi, amministratore delegato di SuperMoney -. Inoltre, scegliendo di restituire il prestito in un breve lasso di tempo, gli interessi sul finanziamento sono ridotti al minimo: in questo modo è possibile dilazionare il pagamento del proprio device, senza sostenere costi aggiuntivi elevati”
Tra i tecno-dipendenti più affiatati troviamo una grossa maggioranza di uomini (circa 84%) e di questi il 75% hanno un’età compresa tra i 25 e i 34 anni e ben il 10% è formato dai giovanissimi under 25.
A quanto pare giovani e giovanissime, nonostante le difficoltà economiche non sono disposti a rinunciare ai propri sfizi, “Si tratta di un segnale forte: gli italiani non ci stanno a diminuire il proprio tenore di vita, anche ricorrendo ad un aiuto economico esterno. Ed ipotecando, sembra quasi senza accorgersene, i propri anni futuri”.