Riscaldamento globale: già tra 20 anni effetti gravi

Pochi anni per organizzarci e abituarci a una estate sempre più calda che, pian piano, si allungherà di un mese a causa del riscaldamento globale. Aumenteranno gli estremi: le ondate di caldo, le siccità e, in alcune regioni, le precipitazioni invernali. Ne risentiranno pesantemente l’agricoltura, il turismo, le risorse idriche, con importanti risvolti politici e sociali.

Tutto questo, spiega un team internazionale, di cui fa parte l’Università di Firenze, non accadrà tra un secolo ma entro il 2030, quando la temperatura potrebbe per la prima volta toccare i fatidici 2 gradi di aumento. Cambiano quindi gli orizzonti temporali. Se prima parlavamo di un secolo di tempo a nostra disposizione per migliorare i nostri stili di vita e renderli più sostenibili per ridurre il riscaldamento globale, ora non ci restano che vent’anni.
Cosa ci attende esattamente? I ricercatori – in uno studio pubblicato sulla rivista Global and Planetary Research – dicono che è importante prepararsi al peggio. Hanno concentrato gli studi sul futuro prossimo delle nazioni affacciate al bacino del Mediterraneo. “In generale ci possiamo aspettare un mese di giornate estive (cioè quelle in cui la temperatura supera i 25 gradi) in più”, si legge nel rapporto.

Ed avremo due settimane di nottate afose in più, con un aumento di notti “tropicali”, quelle cioè in cui le temperature non calano sotto i 20 gradi. Aumenteranno anche i rischi di incendi. Avremo infatti almeno due, ma in alcune regioni forse anche sei, settimane con un alto rischio di incendio. Le precipitazioni diminuiranno mediamente del 10-20%. Aumenteranno le richieste energetiche di condizionatori d’aria.
Scenario apocalittico reale o ingigantito? Comunque sia, è il caso di agire seriamente.

Fonte: Yeslife.it

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