Risparmio, gli italiani sono la cenerentola d’Europa

Italiani molto più poveri rispetto a 15 anni fa. E’ quello che fotografa l’Istat quanto al risparmio dei nostri connazionali che perdono decisamente colpi rispetto ad altri Paesi europei per colpa di una crisi economica da affrontare senza possibilità di mettere soldi da parte.

Nel secondo trimestre del 2011 infatti il tasso di risparmio delle famiglie italiane è sceso al minimo storico dell’11,3%, con una contrazione dello 0,4% sui tre mesi precedenti e dell’1,2% rispetto a un anno fa. Dati preoccupanti, soprattutto se rapportati a quelli del 1996 quando lo stesso tasso era pari al 22,66%, collocando gli italiani al primo posto in Europa, nettamente davanti a francesi, tedeschi e inglesi.

Da allora ad oggi i livelli sono sempre calati. Nel 2002 il risparmio medio era del 16,82% rispetto al reddito a fronte di una media europea pari al 10,86%, mentre nel 2009 la propensione al risparmio si era abbassata al 13,98% mentre quella delle nazioni della zona Euro e’ salita al 13,32%. Oggi invece sono ben otto quelli che vantano un tasso di risparmio superiore agli italiani, con una media generale passata al 13,21%. Come a dire che se la crisi colpisce, in Italia è più diffusa.

A ciò si deve aggiungere che nel 2011 il potere di acquisto delle famiglie italiane é diminuito dello 0,3% rispetto al secondo trimestre del 2010 e dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. Lo dicono i numeri, così come la realtà quotidiana: se il reddito disponibile é aumentato del 2,3% rispetto al 2010, la una spesa per consumi è salita del 3,7%.

L’Istat ha anche diffuso anche i dati sui conti pubblici: nel secondo trimestre 2011 l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil é stato pari al 3,2%, valore superiore di 0,7 punti percentuali rispetto a quello registrato nel corrispondente trimestre del 2010. Le uscite totali sono aumentate, in termini tendenziali, dell’1,6%, con un’incidenza rispetto al Pil del 48,1% mentre le entrate totali sono cresciute in termini tendenziali solo dello 0,1%.

Ovviamente allarmati i commenti della federazioni che rappresentano i consumatori, a partire da Adusbef e Federconsumatori: “I dati confermano la drammatica situazione del potere di acquisto delle famiglie, già duramente colpite da una crisi profonda che va avanti dal 2008. E ora è arrivata una manovra del tutto iniqua e sbagliata, che produrrà un ulteriore e forte calo del potere di acquisto delle famiglie ed un aumento esponenziale delle difficoltà”.

1 Comment

  1. Barbara Massini

    ciao

    è vero: mettere da parte qualche risparmio non è facile.

    Però è anche vero che non riusciamo ad evitare gli sprechi di denaro.

    Se imparassimo seriamente a non sprecare denaro, ci troveremmo con un buon gruzzolo di soldi da poter mettere da parte.

    Io ci sono riuscita.

    Barbara

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