Avevamo parlato il mese scorso, in due articoli, della legge Levi, entrata in vigore a partire dal 1 settembre. La principale novità, come oramai risaputo, è quella del blocco degli sconti liberi, con introduzione di un limite massimo del 15% sul prezzo di copertina.
Negli altri articoli vi avevamo consigliato di approfittare delle offerte delle grandi catene dei centri commerciali per acquistare i libri scolastici, che oltre al 15% di sconto sulla copertina, attuano un ulteriore sconto del 5 o 10% rimborsabile con buoni spesa. Articolo completo qui.
Subito prima che la legge diventasse effettiva alcune grandi negozi virtuali di libri (Amazon in primis) aveva scontato tutti i titoli del 40% e chi ne ha saputo approfittare ha potuto fare una gran bella spesa di libri scontati in previsione dell’imminente caro prezzi.
In realtà, la situazione per gli amanti della carta stampata è sempre negativa, si registra comunque un aumento medio dell’8%, ma ci sono alcune eccezioni alla regola del 15% massimo di sconto.
Secondo la Legge Levi infatti, è possibile raggiungere il 25% di sconto sui libri, ma la promozione deve essere realizzata direttamente dall’editore (ricordiamo la Legge Levi ha come scopo quello di tutelare gli interessi di grandi e piccole case editrici). Questo tipo di promozione non può avere durata superiore di un mese l’anno, ad esclusione del mese di dicembre, e le promozioni speciali dovranno essere comunicate ai librai in tempo utile per favorire la giusta competizione fra gli sconti.
Il tetto di sconto può inoltre essere innalzato al 20% all’interno dei Saloni del libro o per offerte riservate a organizzazioni no profit, per le biblioteche, i musei pubblici e le scuole.
Sono rimasti privi di limitazioni gli sconti per i libri elettronici (ebook), i libri d’arte, i libri antichi, quelli usati e quelli fuori catalogo.