La spesa pensionistica italiana cresce meno rispetto alla media europea, ma «resta ancora tra le più elevate nell’Ue», anche attuando pienamente le riforme adottate. Per garantire dunque la sostenibilità di lungo periodo del sistema «potrebbero essere considerate misure addizionali, specialmente un ulteriore aumento dell’età pensionabile, in particolare per le donne».
Lo sostiene la Commissione europea nella bozza di raccomandazione rivolta all’Italia – anticipata dall’agenzia Ansa – che martedì sarà adottata dall’Ecofin e poi approvata in via definitiva al Consiglio Ue dei capi di Stato e di governo del 19 e 20 marzo. Ulteriori interventi sul fronte delle pensioni, a partire dall’innalzamento dell’età pensionabile per le donne, «potrebbero permettere di redistribuire la spesa sociale così da mettere in campo un sistema di sostegno alla disoccupazione più inclusivo e uniforme», afferma Bruxelles.
Nella raccomandazione si sottolinea poi come «la posizione di bilancio del 2008, così come stimata nel Programma di stabilità aggiornato, che è peggiore della posizione iniziale del precedente programma, sarebbe sufficiente per stabilizzare l’attuale rapporto debito-Pil, ma non contribuirebbe a compensare il previsto impatto dell’invecchiamento della popolazione nel lungo termine». E questo preoccupa Bruxelles, visto che il debito pubblico italiano resta «ben al di sopra dei valori di riferimento del Trattato». Per questo – raccomanda ancora la Ue- «raggiungere e mantenere elevati avanzi primari nel medio termine contribuirebbe a ridurre i rischi per la sostenibilità delle finanze pubbliche».
Fonte: Ilsole24ore.com