E’ già tensione dentro il governo Renzi sull’Italicum, dopo il discorso alla Camera di ieri del premier. Matteo Renzi ha parlato della necessità di fare al più presto la legge elettorale e la riforma del Senato, insieme ai provvedimenti sull’economia, che il governo intende varare al più presto. Ma il Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano è andato in subbuglio, perché ha letto nelle parole del premier una sorta di intesa con il Cavaliere per riformare in fretta il Porcellum e dare così vita all’Italicum, per poi magari tornare al voto.
Gli alfaniani chiedono, infatti, che la legge elettorale entri in vigore solo dopo la riforma del Senato. Quest’ultima richiederà diversi mesi di tempo, prima di potere essere approvata, permettendo al partito di Alfano di prendere tempo ed evitare il voto immediato, che sarebbe potenzialmente letale per la sua sopravvivenza politica.
Per questo, il Nuovo Centro Destra pretende che ora Renzi metta nero su bianco e prometta formalmente che non farà precipitare alle urne il paese, se la legge elettorale dovesse essere riscritta a breve. Una prospettiva su cui è intervenuto Ermete Realacci, renziano doc, il quale ha chiarito agli alleati che è naturale che la riforma del Porcellum sia scritta prima dell’abolizione del Senato, perché i tempi richiesti sono diversi.
Dal canto suo, il centro-destra resta in attesa di verificare se l’intesa con Renzi regge. Crescono i timori dentro a Forza Italia che per galleggiare, il premier possa ritardare la discussione sull’Italicum, di fatto rimangiandosi la parola data con l’accordo di fine gennaio.