Tensione dentro la maggioranza, dopo che il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, ha aperto a una trattativa con il leader del centro-destra, Silvio Berlusconi, sulla riforma della legge elettorale. A risentirsi di più per lo sgambetto politico è stato il leader del Nuovo Centro-Destra, Angelino Alfano, il quale ha avvertito chiaramente Renzi che se si cerca un accordo con Forza Italia, prima di averne trovato uno in seno alla maggioranza, il governo Letta salta. E Alfano sta cercando di tentare Renzi con la proposta di una legge elettorale simile a quella per l’elezione dei sindaci, ossia maggioritario con premio di maggioranza e doppio turno. E’ la proposta iniziale del segretario del PD, il quale, tuttavia, non ha ancora scelto bene il tipo di sistema che preferisce.
Ma anche dentro al Partito Democratico si registrano tensioni. Vannino Chiti e Rosy Bindi, ad esempio, invitano Renzi a non creare un asse privilegiato con Berlusconi, avvertendolo che si mette così a rischio la tenuta del governo.
In realtà, che Letta cada è il principale obiettivo dello stesso Renzi, che vorrebbe andare a votare a maggio, insieme alle elezioni europee, così com’è nei desideri del Cavaliere.
Dall’altra parte, Forza Italia non sta a guardare e Berlusconi ha affidato a Denis Verdini il compito di ricercare un accordo con i renziani. Reprimenda per Renato Brunetta, accusato dallo stesso Cavaliere di avere incontrato il segretario del PD per discutere di legge elettorale, senza che gli fosse stato dato il via libera dal partito e senza che la cosa fosse stata concordata con i colleghi.