La Legge di Stabilità promossa dal Governo Letta non solo ha confermato il rifinanziamento della Social Card, ma ha esteso la fascia degli aventi diritto anche agli stranieri possessori del permesso di soggiorno. A tal fine sono stati stanziati 250 milioni di euro in più rispetto a quelli dell’anno passato. Con la Social Card estesa agli stessi immigrati, il Governo compie l’ennesimo tentativo di rilanciare l’integrazione. Eppure bisogna evidenziare come i requisiti per avere diritto alla carta siano piuttosto ristretti, e in realtà soltanto in pochi potranno beneficiare dei vantaggi offerti; senza trascurare poi il fatto che la Social Card sarà distribuita soltanto in dodici città italiane: Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia e Verona.
Il testo della Legge di Stabilità non lascia adito ai dubbi per quanto riguarda gli aventi diritto alla nuova Social Card: “Cittadini italiani o comunitari ovvero familiari di cittadini italiani o comunitari non aventi la cittadinanza di uno Stato membro che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadini stranieri in possesso di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo.” In sostanza il testo legislativo, pur nella sua apparente confusione, è chiaro: anche chi non è cittadino italiano potrà beneficiare della carta acquisti.
Come si era anticipato, i requisiti per avere diritto alla Social Card sono oltremodo rigidi, e per gli immigrati le difficoltà sono maggiori rispetto a quelle delle famiglie di italiani. Al fine di rientrare nella graduatoria è di fondamentale importanza il reddito ISEE che non deve superare i tremila euro, inoltre i membri della famiglia non devono avere un’occupazione lavorativa né devono avere percepito negli ultimi sei mesi più di quattromila euro; è altrettanto essenziale la presenza di un minore in famiglia. Queste sono le richieste del Governo più proibitive, i restanti paletti sono comuni a quelli imposti ai cittadini italiani: il valore della propria abitazione, a fini ICI, non deve essere superiore a 30mila euro; nell’anno precedente alla richiesta non bisogna avere acquistato un’auto di cilindrata superiore ai 1300 cc, né una motocicletta di cilindrata superiore ai 250 cc.
Gli interessati che pensano di soddisfare le richieste elencate possono presentare la propria richiesta compilando i moduli distribuiti nei comuni di appartenenza, mentre per ulteriori spiegazioni sono a completa disposizione gli sportelli dell’Inps e il suo sito internet.