Le ultime dichiarazioni di Mario Draghi dai lavori del Fondo Monetario, riguardano il Jobs Act e sono positive. Draghi ha sottolineato come le buone riforme del mercato del lavoro abbiano il compito di rendere più facile per le aziende assumere giovani, non licenziarli, o almeno non licenziarli così facilmente. Secondo Draghi la riforma proposta dal governo Renzi fa parte proprio di questo e non si tradurrà in massicci licenziamenti, perchè dopo anni di recessione le aziende hanno già licenziato, come si può notare dai dati sulla disoccupazione in Italia.
L’attuale situazione di disoccupazione giovanile è legata alle riforme degli anni 2002, con l’introduzione di nuovi contratti molto flessibili, destinati soprattutto ai giovani. Contratti che “hanno depresso la domanda – ha messo in evidenza Draghi -. Con la crisi queste posizioni sono state eliminate”. Draghi intervistato dal Brookings Institute ha detto che gli elettori devono mandare a casa i governi che non agiscono sulla disoccupazione. “I governi che hanno spazio di manovra ha senso che lo usino. Potete immaginare a quale paese mi sto riferendo” ha continuato. Più in generale, Draghi ha sostenuto che “metter in dubbio lo spirito delle norme di bilancio sia autolesionista.
La sostenibilità delle finanze pubbliche non deve essere messa in dubbio” ha decretato. Naturalmente la speranza di tutti, giovani e non, è quella di vedere finalmente diminuire la disoccupazione e non essere costretti ad andare all’Estero per lavorare. Mario Draghi si è mostrato positivo sul futuro lavorativo e noi speriamo abbia ragione!