Silvio Berlusconi non molla la politica e ha sfruttato anche l’occasione di ieri per farlo capire a chiare lettere, durante la presentazione di un libro di Stefania Craxi dal titolo eloquente, “Bettino Craxi, dunque colpevole”, in cui si ripercorrono le vicende giudiziarie dell’ex premier socialista. Berlusconi ha affermato di comprendere Craxi, ma che mai lascerebbe l’Italia per espatriare, perché sarebbe ingiusto verso quei milioni di elettori che gli hanno confermato il voto anche alle ultime elezioni politiche. La speranza, ha aggiunto il Cavaliere, è che si voti a maggio, ma non ha nascosto che per lui l’ipotesi migliore sarebbe il 2015, quando avrà finito di scontare la pena, che siano i servizi sociali o gli arresti domiciliari, quindi, a quel punto sarebbe nella possibilità di presentarsi in prima linea per le elezioni, anche se non come candidato, visto che la legge Severino lo vieterebbe.
Intanto, Berlusconi sta cercando di riorganizzare il centro-destra, proprio in vista di uno scontro elettorale con Matteo Renzi. L’obiettivo è di svecchiare la classe dirigente, puntando sui giovani. D un punto di vista della formazione della coalizione, essa sarebbe composta essenzialmente da Forza Italia, dai Club Forza Silvio, dal Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano e da un partito anti-euro.
Dura la presa di posizione contro la magistratura. L’ex premier ha affermato che in Italia non ci sarebbe più una democrazia e ha paventato l’ipotesi che vi sia in corso un complotto tra giudici e PD per farlo fuori: la via per combattere il capitalismo borghese in favore del socialismo, ha detto Berlusconi.