Il leader del centro-destra, Silvio Berlusconi, non nasconde la sua irritazione per il diniego dei magistrati alla sua partecipazione al vertice europeo del PPE. Essendo stato all’estero, il Cavaliere non ha potuto partecipare, in quanto privato del passaporto e della libertà di movimento al di fuori dei confini nazionali. Solo un antipasto delle restrizioni a cui sarà sottoposto dal prossimo mese di febbraio, quando scatteranno per lui gli arresti domiciliari o l’affidamento ai servizi sociali. In ogni caso, non potrebbe più partecipare ai tour elettorali o spostarsi di città in città con agilità. Nonostante ciò, Berlusconi è tentato dall’idea di tornare al voto già a maggio, anche se per lui sarebbero più convenienti elezioni anticipate nel 2015, dopo che avrà scontato la pena restrittiva.
Per questo, ha annunciato ai suoi uomini che ha intenzione di mettersi a dieta e di perdere 7-8 chili, per puntare a fare campagna elettorale per le europee e possibilmente le politiche a maggio, mandando in onda video messaggi.
Invita deputati e senatori a tenersi pronti per la data di maggio, anche perché già sì intravedono le tensioni tra il neo-segretario del PD, Matteo Renzi, e il governo Letta.
Unico ostacolo è la legge elettorale per il ritorno alle urne. Su questo tema, sarebbe stato già intavolato un dialogo tra i renziani e il partito di Berlusconi, anche se forse solo ancora a livello informale. L’ipotesi sarebbe di un ritorno al Mattarellum, quindi, ai collegi uninominali e a una quota minoritaria di seggi assegnati con il proporzionale e lo sbarramento al 4%.