Il leader del centro-destra, Silvio Berlusconi, torna sull’IMU e ribadisce in un’intervista al TG4 di non essere disposto a cedere sulla questione dell’annullamento della prima rata di giugno. Senza questa misura, ha spiegato, il PDL non darà la fiducia al governo. Parole che confermano la forte volontà del centro-destra di praticare un ruolo del tutto diverso da quello tenuto con il governo Monti, quando in nome della concordia nazionale furono accettati provvedimenti invisi alla propria base. E la novità di ieri è che per la prima volta anche i parlamentari del Movimento 5 Stelle si sono espressi sul punto e il capogruppo al Senato, Vito Crimi, ha sostenuto che in via di massima il suo partito concorda sulla necessità di sospendere la rata di giugno, anche se ha chiesto che l’M5S accetterà un taglio solo per i redditi più bassi, altrimenti con tagli orizzontali si favorirebbero coloro che hanno un’abitazione e redditi alti.
Ma da “Che Tempo Che Fa” di Fabio Fazio è intervenuto ieri sera pure il premier Enrico Letta, che ha specificato come la questione dell’IMU non sia una battaglia del solo PDL, essendo state indicate modifiche in campagna elettorale anche dagli altri partiti della maggioranza, ossia Scelta Civica e PD.
Letta ha annunciato non solo la sospensione della prima rata, ma anche alcune modifiche alla legge Fornero, che ha limitato il ricorso ai contratti a tempo determinato, finendo per aggravare il problema del lavoro precario, così come ha promesso di studiare un alleggerimento del carico fiscale sul lavoro. A conti fatti, la strategia fiscale di Letta è molto simile a quanto chiesto dal PDL, con Berlusconi a vincere vistosamente su tutta la linea.