Sono quattro le regioni italiani che nonostante i tagli del Governo anche in questo settore hanno comunque deciso di mantenere vivi i Bonus Bebè che potranno già essere richiesti dai genitori nei prossimi giorni. Si tratta di Piemonte, Lombardia, Toscana e Friuli Venezia Giulia.
In particolare da lunedì 24 febbraio ci sarà la possibilità di presentare domanda per i residenti nella Regione Piemonte. Si tratta di un bonus utilizzabile per l’acquisto di prodotti per l’igiene e per l’alimentazione della prima infanzia, del valore di 250 euro per ogni nuovo nato. Per averne diritto i genitori dovranno dimostrare un reddito Isee inferiore a 38mila euro, portando la documentazione necessaria agli sportelli della propria ASL di competenza per i bambini nati dal 1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2013. Il Bonus vale anche per i minori in tutela, sempre nati del 2013, in affidamento familiare o in comunità alloggio e in affidamento pre-adottivo, oppure ancora i bambini adottati che hanno compiuto 3 anni entro il 31 dicembre 2013 e la cui pratica di adozione si è conclusa nell’anno 2013.
Sono due le categorie di Bonus Bebè che si possono richiedere in Lombardia: il Fondo Nasko e il Fondo Cresco. Il primo è dedicato alle madri in difficoltà economica che rinunciano a interrompere la gravidanza, per un contributo di 3mila euro suddiviso in pagamenti mensili per un massimo di 18 mesi. Invece il Fondo Cresco è dedicato alle famiglie con bambini tra 0 e 12 mesi in situazioni di disagio economico e consiste in un contributo fino a un massimo di 900 euro.
In Friuli le domande verranno valutate solo se la regione dovesse trovare i fondi mentre in Toscana, il contributo è pari a 700 euro una tantum e le domande possono già essere presentate nel proprio Comune di residenza. Il bonus bebè 2014 in Toscana può essere richiesto da chi è residente nella regione dal 1° gennaio 2013 e avere Isee pari o inferiore a 24mila euro.
