E’ caos sulla Tasi, la nuova imposta sugli immobili, che dovrà sostituire la vecchia IMU. Il governo Letta ha concesso ai sindaci lo sblocco delle aliquote, che potranno anche essere superiori al 2,5 per mille. In cambio, però, lo stesso esecutivo, annuncia il ministro Graziano Delrio, metterà a disposizione dei Comuni un fondo, che attualmente è fissato a 500 milioni di euro, ma che potrebbe salire a 1,2-1,3 miliardi e che i sindaci potranno utilizzare per le detrazioni.
In sostanza, ad oggi nessuno è in grado di capire quale sarà l’entità delle tasse sugli immobili dall’anno prossimo. Si sa solo che per l’anno in corso è stata prorogata la scadenza del 16 dicembre, slittando fino al 24 gennaio per il pagamento della cosiddetta “mini-IMU”, altro caos provocato da un governo ancora non in grado di stabilire quanto far pagare e a chi.
La Tasi, quindi, si annuncia una possibile stangata a carico degli italiani, anche se da Bruxelles, il premier Enrico Letta ha affermato di non essere Babbo Natale, ma di comportarsi da buon padre di famiglia e che avesse ascoltato tutte le sirene, adesso i conti pubblici sarebbero fuori controllo.
Ammette che sulle slot machine è stato fatto un errore e cita Matteo Renzi per indicare come sia stato tra i primi a sottolineare il problema, mentre conferma che il rapporto tra i due sarà di collaborazione e rafforzerà l’esecutivo. Cita e ringrazia due volte il sindaco di Firenze, ma i maligni direbbero più per associarlo alla sua esperienza di governo e far capire che il destino dei due è comune, piuttosto che per elogiarlo realmente.