Non sono mai apparse vere e proprie statistiche ufficiali che parlassero in termini numerici del problema, eppure basta guardarsi un po’ intorno per avere la chiara e nitida percezione di quanti neo laureati, magari a pieni voti, scelgono di andar via, abbandonando il nostro paese, per lavorare all’estero a condizioni certamente agevolate!
È stato definito il fenomeno dei “cervelli in fuga” e comincia a diventare un fattore seriamente problematico, sia per i ragazzi costretti a lasciare i propri luoghi, la propria famiglia e i propri amici, sia per l’Italia tutta, che regala i suoi talenti senza ottenere assolutamente nulla in cambio.
Ma a quanto pare qualcosa comincia a muoversi, il nuovo governo ci aveva già anticipato che in tal senso sarebbe cambiato qualcosa, si era già parlato in passato di qualche possibile agevolazione, ed ora finalmente pare essere stato messo qualche paletto in questa direzione. L‘Agenzia delle Entrate ha infatti emanato una circolare volta a dissipare tutti i dubbi riguardanti la legge che prevede la concessione di incentivi fiscali a chi fa rientro in Italia.
Tutte le norme in questione, trasformate in legge nel 2010 e poi modificate nell’ultimo decreto Milleproroghe, sembravano essere di difficile interpretazione, quindi difficilmente applicabili! Il documento divulgato dall’agenzia delle entrate, invece, spiega quali sono i beneficiari dell’agevolazione, il contenuto degli incentivi e la procedura da seguire per poterne effettivamente beneficiare.
Le agevolazioni decorrono dal 28 gennaio 2011, data di entrata in vigore della legge. Per approfondire l’argomento leggi in nostro articolo pubblicato su Risparmio Lavoro: “Contratti, ecco le agevolazioni per bloccare le fughe di cervelli“