Anche quest’anno il Governo varerà il tanto atteso attendere bonus bebè. Numerose sono le novità introdotte e ahinoi, non si tratta di piacevoli novità.
Secondo quanto contenuto nel DL il bonus bebè 2013 non consisterà più nell’elargizione di una discreta somma di denaro ma bensì in una sorta di buono da spendere in baby sitter o asilo nido.
Novità sostanziali che hanno già creato non poche polemiche tra le mamme italiane che si sono viste “cancellare” l’ennesimo aiuto statale. A causa del periodo storico difficile e dei tagli al sociale, il bonus bebè 2013 sembra essere diventato uno strumento d’aiuto molto meno efficace rispetto agli anni scorsi.
Fino al 2012, il famigerato bonus bebè veniva stanziato in base alla soglia di reddito e alla regione di residenza del richiedente per un contributo monetario di ben 500 euro a bambino. Ma quest’anno le cose andranno diversamente, proprio come confermato dal decreto del ministero del lavoro del 22 dicembre 2012, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 37 del 13 febbraio 2013.
Niente più bonus in denaro quindi, ma piuttosto un contributo (certamente utile) da spendere unicamente per il pagamento di asili nido o baby sitter. Per richiedere il Bonus Bebè 2013 bisognerà inoltrare la richiesta tramite internet entro data ancora da destinarsi e avrà la durata massima di 6 mesi per un importo totale di 300 euro al mese. Per rientrare in graduatoria sarà necessario sbrigarsi, perché ad ottenere il contributo governativo saranno solo coloro che inoltreranno per primi la domanda.
Altra novità poco gradita riguarda tempistiche e modalità di richiesta. Prima di tutto non sarà possibile inoltrare la domanda se non tramite il web, ed in secondo luogo, sarà possibile partecipare al “bando” soltanto in un determinato, il “click day”, la cui data però non è stata ancora resa nota e che probabilmente sarà comunicata il prossimo Maggio. Ad avere la precedenza, ovviamente, le famiglie a basso reddito. Ricordiamo altresì che le mamme beneficiare del Bonus Bebè 2013, dovranno per forza rinunciare al congedo di maternità facoltativo.