Lavorare oggi è cosa dura, ancor di più se si sceglie come ambito di attività l’imprenditoria. C’è da dire però che se si vuole creare un’impresa, le istituzioni possono essere d’appoggio. Esistono numerose leggi, infatti, che mettono a disposizione di giovani imprenditori fondi e risorse finanziarie utili alla costruzione di un’azienda.
Il primo passo da compiere, però, è quello di analizzare perfettamente le leggi esistenti cercando quelle maggiormente adatte al proprio scopo.
Una delle principali leggi attualmente più consone è la legge 95/95 (poi modificata nel 2011) che disciplina l’avvio di attività imprenditoriali giovanili. Grazie all’istituzione di questa legge i giovani e le donne interessate potranno chiedere finanziamento ad hoc utili alla creazione di una propria attività imprenditoriale.
Nel caso delle imprese giovanili, è possibile ricorrere a questo tipo di finanziamenti (imprenditoria giovanile) entro un determinato limite di età, a differenza invece di altre categorie particolarmente svantaggiate nel mercato del lavoro, come le donne e i lavoratori in cassa integrazione o mobilità.
Eppure nuovi ed importanti dati giungono dal Sud Italia. Secondo alcune recenti indagini infatti è emerso che l’imprenditorialità giovanile comincia a divenire una realtà sempre più radicata e soprattutto economicamente redditizia. Sembra infatti che negli ultimi anni siano circa 2600 le aziende aperte da giovani con meno di 20 anni, e una grande percentuale di queste si trova proprio al Sud Italia. (Per approfondire l’argomento clicca qui)
A coloro che volessero reperire maggiori informazioni a riguardo consigliamo di leggere il seguente articolo.