Come abbiamo già annunciato in un nostro precedente articolo, qualche giorno fa (31 gennaio 2012), scadeva il termine ultimo per poter effettuare il pagamento del bollo auto per le automobili sia di nuova che di vecchia immatricolazione. Ma cosa possono fare i tanti italiani che non sono riusciti ad effettuare il pagamento entro i termini previsti dalla legge, e a quanto ammonta la sanzione da pagare?
In un momento difficile come questo per la nostro Paese solo alcune regioni stanno provando a fare qualcosa per promuovere e far muovere le proprie economie. In quest’articolo proponiamo due interessanti iniziative della regione Toscana e della regione Piemonte, pronte a interessanti iniziative per le proprie aziende.
Panorama grigio e insicuro quello che caratterizza le vendite automobilistiche in Italia! A quanto pare, infatti, è e sarà -ancora per molto- proprio l’automobile a pagare la grande crisi economica che continua ad affliggere l’Italia.
Un euro e si diventa imprenditori. Fosse così facile ci proverebbero in molti, ma almeno gli Under 35 avranno quest’opportunità grazie ad una parte della riforma sulle liberalizzazioni che riguarda prettamente le imprese e la concorrenza e diverrà operativa tre mesi dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
L’anno è appena iniziato e con la Manovra Monti, numerosi sono stati i tagli alle spese pubbliche, compresi quelli relativi agli incentivi. Resta invariata però la possibilità di richiedere il bonus sociale per gas ed energia elettrica.
E’ uno dei temi che sta facendo più discutere nelle manovre di questo governo. Oltre agli aumenti delle Tasse che coinvolgeranno gli italiani e che ci porteranno a lavorare una settimana in più per pagare le i nostri conti con lo Stato, l’altro tema clou è quelle delle liberalizzazioni.
La parola magica al momento è ancora liberalizzazioni. Lo chiede l’Europa e il governo Monti accelera nonostante le rimostranze già dichiarate dei settori interessati e soprattutto le minacce di scioperi. Lo ha ribadito ancora lunedì il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Antonio Catricalà, il termine ultimo sarà il 20n gennaio.
Come sappiamo il nostro attuale Governo Tecnico, per risollevare le sorti del Paese, ha modificato numerosi ambiti, soprattutto quello fiscale-finanziario. Lo scorso 28 Dicembre, infatti, L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato le nuove bozze relative ai modelli IVA 2012, IVA Base, 74-BIS e 26 LP.
Sta oramai per divenire effettiva la nuova regola che ha sostanzialmente modificato “la commissione di massimo scoperto” che, in seguito al varo della Manovra Monti, non potrà oltrepassare un tetto massimo stabilito e valido per ogni istituto di credito operante in Italia.
Martedì 13 dicembre 2011 è stata sottoposta al vaglio della Commissione Bilancio e Finanze della Camera, la famosa Manovra Monti, il famoso documento che dovrebbe cambiare le economiche e finanziarie del nostro paese.
E’ uno sconto che può far tirare il fiato, anche se questi soldi andranno pagati al massimo entro il prossimo giugno. Ma intanto l’abbassamento dell’acconto Irpef dal 99% all’82% deciso dal governo serve a ridare un po’ di fiato alle tasche degli italiani.
In attesa di vedere e verificare concretamente quelli che saranno i primi provvedimenti del nuovo governo per la ripresa economica del Paese, le Piccole Imprese potrebbero tirare un po’ il fiato grazie a nuovi stanziamenti in arrivo dalla Cassa Depositi e Prestiti.
Ormai se ne sono convinti in molti: l’unica via per uscire dall’impasse di un lavoro che non si trova, male che ormai interessa praticamente tutte le regioni italiane e soprattutto penalizza la fascia più giovane, è quella di mettersi in proprio. Facile a dirsi, meno a farsi anche se negli ultimi anni sono sempre maggiori le agevolazioni e i prestiti per tutti quelli che vogliano ‘fare impresa’ da soli.
Sta prendendo corpo una nuova bozza del Decreto Sviluppo. Le novità saranno parecchie, alcune di queste potrebbero addirittura cambiare la nostra vita quotidiana. Nel Decreto si sta cercando ovviamente di risparmiare, sia sulla carta, che su bilanci e anche, e qualcuno storcerà il naso, sui controlli fiscali.
Il termine è fissato per il 31 dicembre prossimo, anche se un’ulteriore proroga potrebbe essere prevista nel Decreto per lo Sviluppo economico che in questi giorni vedrà finalmente la luce e soprattutto pianificherà gli interventi per i prossimi due anni.