Una delle poche notizie positive derivanti dalla nuova manovra finanziaria del Governo potrebbe arrivare presto dal Ministero dello Sviluppo Economico che sta definendo la richiesta di inserire nel Decreto Sviluppo una proroga triennale delle attuali detrazioni fiscali del 55% per l’efficienza energetica.
La scadenza attuale impone la cessazione delle detrazioni il prossimo 31 dicembre e quindi si sta lavorando ad un’estensione che arrivi almeno sino al 2014. La proroga, però, secondo quanto hanno riportato le agenzie di stampa, potrebbe anche prevede l’introduzione di una serie di tetti di spesa specifica che nel provvedimento precedente non erano contemplati.
Tra quelli previsti dovrebbe essere fissato un limite di euro spesi sia per i pannelli solari (non più di tanto al metro quadro), ma anche per la caldaia (non più di tot euro ogni Kilowatt), mentre per gli interventi alle finestre e che interessino il riscaldamento dei locali la percentuale della detrazione sarà abbassata al 41%. Inoltre nella proposta, per alcuni interventi specifici, è previsto l’abbassamento della spesa massima ammissibile a detrazione e la reintroduzione delle detrazioni per elettrodomesticiad alta efficienza, ma anche per le pompe di calore. Pure in questo caso, però, i livelli della detrazione saranno inferiori.
Nel documento sono inoltre previste misure di semplificazione per il settore petrolifero, interventi di sostegno alle imprese che lavorano nel campo dell’energia, la proroga ventennale delle concessioni demaniali per gli stabilimenti balneari, ma anche sostegni economici per la realizzazione di infrastrutture e investimenti nei settori dell’energia e delle telecomunicazioni. In più si lavora alla nascita della società per la banda larga e verranno rifinanziate le operazioni per portare il metano in tutti i comuni.
Come si legge nel documento, che attende solo di definire gli ultimi dettagli, “la promozione dell’efficienza energetica é il modo pi§ economico e sostenibile per raggiungere gli obiettivi di risparmio energetico, riduzione delle emissioni di CO2 e diversificazione verso le fonti rinnovabili: La proroga per un triennio avrebbe il merito di continuare a sostenere l’industria manifatturiera di settore e l’innovazione tecnologica, di tenere alta la propensione agli investimenti ecologici della popolazione, di aiutare il percorso del nostro paese nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione dei consumi al 2020 richiesti dall’Unione Europea”.
In più sono allo studio incentivi per il commercio elettronico come “l’esclusione dell’imposizione sul reddito d’impresa del 50% dei ricavi delle micro e piccole imprese derivanti dalle transazioni relative alla vendita di beni e servizi all’estero effettuate on line, per le quali e’ tracciato il pagamento elettronico”.