Crisi governo, salta stop aumento IVA. In arrivo stangata

Crisi governo, salta stop aumento IVA. In arrivo stangataLa paralisi politica di questi giorni ha il suo primo effetto. Il governo ha sospeso il blocco dell’aumento dell’IVA, che scatterà dall’1 ottobre. Lo ha deciso il consiglio dei ministri, riunitosi ieri per la prima volta dopo le dimissioni di massa ventilate dai parlamentari del PDL, se il loro leader Silvio Berlusconi fosse dichiarato decaduto dalla Giunta il 4 ottobre prossimo. Il premier Enrico Letta ha sostenuto in un cdm ad alta tensione che non sarebbe il caso di bloccare l’aumento, se prima non arriverà una verifica di governo, che chiederà nuovamente la fiducia alle Camere, a partire da martedì. Dunque, se non ci sarà un chiarimento, l’IVA aumenterà dal 21% al 22%.

Il faccia a faccia tra i ministri è stato durissimo. Pare che siano volate parole grosse tra il vice-premier Angelino Alfano (PDL) e il ministro Dario Franceschini (PD). Di certo, la prima vittima saranno gli italiani, su cui ricadrà il miliardo di euro che il governo avrebbe bloccato, evitando di aumentare l’IVA.

Resta da vedere se si andrà a un rialzo anche delle accise. Fino a ieri sera, dal Tesoro trapelava l’intenzione di aumentare le accise sul carburante di almeno 2 centesimi al litro. Ma l’ipotesi era legata al blocco dell’IVA, per cui in teoria almeno quest’altro balzello dovrebbe essere evitato.

Intanto, il PDL non arretra dalla posizione dura e conferma le dimissioni di massa, già sottoscritte da quasi tutti i parlamentari di Camera e Senato del PDL, sostenute anche dalla Lega Nord, che si è detta pronta a ritirarsi dal Parlamento, nel caso in cui il Cavaliere fosse fatto fuori dalla Giunta per le elezioni del Senato.

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