L’Italia sta vivendo una delle più massicce crisi immobiliari mai registrate negli ultimi anni. Gli immobili continuano a perdere valore, calando di un 20% ogni anno, e in seguito al crollo delle vendite crollano ovviamente anche tutti una serie di settori interconnessi come la domanda e la relativa concessioni di prestiti e mutui.
All’orizzonte si profila una sorta di effetto a catena che potrebbe portare ad un vero e proprio crollo dell’economia tricolore. Ma quali sono stati i fattori scatenanti che hanno portato a questa situazione? Tra le cause principali troviamo certamente il dilagare della crisi economica scoppiata nel lontano 2008 ed oramai divenuta impossibile da arginare. La gente non può più comprare casa per un motivo semplicissimo, tanti hanno perso un lavoro, numerosi sono uelli finiti in cassa integrazione e i giovani che vogliono lavorare devono accontentarsi di lavori a nero e con paghe al di sotto del minimo sindacale.
Perché in realtà, chi è compra casa? I giovani, o meglio, gli adulti del futuro. Ad appesantire una situazione già pesante, ci ha pensato poi il Governo con l’introduzione della famosa tassa sugli immobili. L’IMU ha infatti aggravato una situazione già piuttosto grave e complicata.
Insomma, quello che per anni è stato un vero e proprio “must” nelle abitudini degli italiani, sta diventando pian piano un’operazione impraticabile. I nostri nonni così come i nostri genitori, ci hanno insegnato che non c’è bene più grande della casa, e non c’è investimento migliore se non non quello del mattone.
Oggi infatti solo il 17% degli italiani crede che i propri risparmi vadano investiti negli immobili, mentre la stragrande maggioranza della gente conviene che in un periodo critico come quello attuale bisogna mantenere la liquidità in attesa che arrivino momenti migliori. E voi, cosa ne pensate?