Ora che c’è il via libera da parte dell’Authority per la privacy, da oggi tutti gli italiani potenzialmente entreranno sotto la lente d’ingrandimento del Sid (Sistema di interscambio flusso dati), il nuovo Grande Fratello del fisco italiano chiamato a scovare tutti gli evasori.
Si tratta in buona sostanza della nuova anagrafe tributaria che avrà libero accesso ai nostri conti correnti e quindi li potrà setacciare per scoprire se ci siano movimentazioni sospette e soldi non giustificabili se non con un’evasione o altre manovre illegali. All’atto pratico non verranno verificate tutte le singole operazioni che effettuiamo sul nostro conto, ma alcuni dati generali. Quindi entro il 31 ottobre di quest’anno per i dati relativi al 2011 e il 20 aprile del 2014 per quelli del 2012 (e sarà così ogni anno successivo con la scadenza sempre entro il 20 aprile), chi ha in gestione i soldi degli italiani dovrà inviare un resoconto dettagliato per ogni correntista. Nell’elenco sono compresi il saldo contabile di inizio anno (1° gennaio), il saldo di fine anno (31 dicembre), il totale degli accrediti effettuati nell’anno e il totale degli addebiti effettuati nell’anno. E dovranno farlo non solo gli istituti bancari, ma anche Poste italiane, le società di intermediazione mobiliare, quelle di gestione del risparmio e assicurazioni, sempre che venga richiesto. Il Sid monitorerà carte di credito, cassette di sicurezza e conti titoli incrociando i dati con le dichiarazioni dei redditi, per verificare variazioni nette In più, come avviene già per il redditometro, tutti i dati saranno usati per creare liste selettive di contribuenti a maggior rischio di evasione che verranno sottoposti ad accertamenti più approfonditi. Nessuna intromissione nella privacy, almeno sulla carta, e soprattutto nessun pericolo per chi abbia nulla da nascondere come al solito. E presto soprattutto sapremo se lo strumento avrà funzionato a dovere.