Imu cancellata, è questa la decisione presa dal governo Letta dopo lunghi mesi di dibattiti e la lunga giornata di ieri conclusasi con il consiglio dei ministri. L’Imposta municipale unica, tanto voluta dallo scorso esecutivo, è stata eliminata e nel 2014 sarà sostituita da una più leggera Service Tax. Durissima la reazione dello stesso Mario Monti “L’Europa chiedeva da tempo che l’Italia introducesse una tassazione per la prima casa, non per un sadico gusto di far pagare di più ai cittadini ma per poter ridurre semmai la tassazione sul lavoro, stimolando la produttività. Il governo ha scelto una strada diversa, quella di arrendersi alla forte pressione del Pdl.”
Intanto, dai banchi del Popolo della libertà, i deputati non nascondono l’entusiasmo per aver rispettato una delle loro promesse elettorali. Così Angelino Alfano esclama su twitter “Cdm: missione compiuta! Imu cancellata. Parola Imu scomparirà dal vocabolario del futuro.” Eppure dall’eliminazione della tassa deriva immediatamente un buco nel bilancio di diversi miliardi di euro, a questo proposito è ancora il vice premier Alfano a precisare che “Per finanziare la cancellazione dell’Imu non aumentano altre tasse: tagli alla spesa pubblica e altre scelte virtuose.” Anche il capo del governo Enrico Letta ha voluto precisare le mosse future, l’esecutivo non ha infatti solo votato per l’abolizione dell’Imposta municipale unica, ma anche per il rifinanziamento della Cig, operazioni che richiedono un grande impegno economico che il leader del Governo di larghe intese promette avverrà “senza nuove tasse.”
In parte Letta ha risposto anche alle accuse di Monti, spiegando come “Questa operazione la facciamo senza modificare il saldo dei conti pubblici e dunque il messaggio che diamo a Bruxelles è che facciamo questa operazione rimanendo sotto il 3% del rapporto deficit-pil.”