È scaduto nella giornata di ieri il termine ultimo per pagare la prima rata dell’Imu, l’imposta è stata alleggerita rispetto a quanto deciso mesi fa, nonostante questo sono arrivate nelle casse dello stato risorse importanti che si aggirano sui dieci miliardi di euro. Intanto è stato indetto un sondaggio sul web, agli utenti di Twitter sono state esposte diverse domande sulla pressione fiscale.
Che l’eccessiva pressione fiscale in Italia sia un problema pressante è cosa ben nota, tuttavia opinione più diffusa tra gli italiani è che l’attuale carico fiscale debba essere non ammorbidito, ma modulato. Il 34,7% degli interpellati si dice infatti pronto ad accettare una tale tassazione, a patto però che le risorse siano usate in modo giusto per la crescita del Paese e non sprecate come si sta facendo in questo momento. D’altro canto parte della colpa di questo disservizio è da attribuirsi al ritardo del tax freedom day, ovvero del giorno in cui si smette di lavorare per il fisco e si ricomincia a farlo per se stessi, secondo la Confesercenti questa giornata è finalmente arrivata lo scorso 12 giugno.
Interessante poi è vedere quale tassa gli italiani odiano di più, utile anche per capire le strategie dei partiti politici nel lanciare temi forti in campagna elettorale. Come era sospettabile l’imposta più odiata è proprio l’Imu, invisa a ben il 36,3% degli interpellati, questo nonostante i numerosi interventi delle ultime settimane che hanno esentato dal pagamento della prima casa, dei terreni e dei fabbricati agricoli. Indicativo è il 31,5% delle persone che si dice contro tutte le tasse, è un dato importante perché, collegato con il 30% che ritiene legittimo evadere il fisco, dà l’idea delle dimensioni di un’evasione fiscale incentivata dall’eccessiva pressione fiscale.