L’Italia ha finalmente un nuovo governo e a discapito delle previsioni sembra essere stato formato per restare in carica per l’intera legislatura, i tempi sono maturi per intervenire sull’economia e sul lavoro, da oggi i nuovi ministri sono all’opera. Eppure nonostante le buone speranze e desideri, arriva la notizia dell’ennesima stangata per le famiglie italiane, a luglio ci sarà un nuovo aumento dell’Iva che salirà di un punto percentuale. A lanciare l’allarme è la Cgia di Mestre che avvisa come l’aliquota costerà 103 euro per ogni nucleo familiare.
Lo studio degli artigiani evidenzia come per il 2013 il costo complessivo a carico dei consumatori sarà di 2,1 miliardi di euro, cifra destinata ad aumentare esponenzialmente per toccare i 4,2 miliardi nel 2014. In un momento di grave calo dei consumi l’aumento della pressione fiscale ha il sapore del colpo di grazia per le tante famiglie in difficoltà, per questo motivo la Cgia ha deciso di far sentire la sua voce per una questione tanto delicata.
Il segretario dell’organizzazione, Giuseppe Bortolussi, ha sottolineato come “Bisogna assolutamente scongiurare questo aumento, se ciò non avverrà, corriamo il serio pericolo di far crollare definitivamente i consumi che ormai sono ridotti al lumicino.” L’analisi della Cgia è parsa precisa e propositiva, tanto da aver trovato il fulcro del problema “Questa è una crisi economica che va affrontata dalla parte della domanda: solo incentivando i consumi interni possiamo rilanciare la produzione. Altrimenti, siamo destinati ad accentuare la fase recessiva che comporterà un aumento delle chiusure aziendali e la crescita del numero dei senza lavoro.”