Da qualche tempo ci stiamo occupando con insistenza della situazione precaria delle nostre scuole e dell’istruzione in generale. In particolare chi vi scrive si unisce francamente alle proteste contro il ministro Gelmini, che non solo taglia i costi su tutto quello che gli si para davanti, ma sta mandando allo sfascio totale l’italica istruzione. Gli istituti, scuole e università, cadono a pezzi, mancano i banchi, mancano le lavagne, mancano professori e i giovani italiani, già senza un futuro per via dell’impossibilità di trovare un lavoro, si trovano ora anche nell’impossibilità di avere una adeguata istruzione. Le ultime grandi proteste sono arrivate da due fronti, il primo riguarda una modifica delle ore, che hanno fatto slittare gli orari di uscita con risultati grotteschi, in alcuni istituti gli studenti escono dopo le tre senza alcuna pausa pranzo, tanto che molti hanno accusato la Gelmini di aver proposto la modifica senza nemmeno considerare i risultati del cambio; il secondo riguarda delle proposte autonome di alcuni enti che hanno proposto un bando per ricevere banchi e sedie “sponsorizzati”. Di una sponsorizzazione abbiamo già parlato qualche giorno fa, l’idea ha trovato approvazione e critiche, francamente la cosa può essere positiva a patto che non si arrivi a gigantografie dei prodotti nelle aule oppure ad ipotetici “Liceo Classico Coca Cola” oppure “Liceo Scientifico Dixan”, avere materiali sempre nuovi e moderni, edifici puliti ed efficienti al costo di una piccola targhetta non fa male a nessuno ma il governo si sta adesso spingendo oltre con quello che ritengo essere un chiaro segnale di resa, i politici, pagati per gestire le nostre tasse (le nostre tante tasse) non riescono a fare il lavoro per cui vengono pagati (tanto pagati) e vogliono affidare a terzi la gestione delle scuole.
Oggigiorno sono gli Enti Locali ad avere la gestione degli edifici scolastici e della loro sicurezza ma l’idea del governo è quella di creare una Spa o più Spa alle quali dare in gestione questi carichi. La proposta la stanno studiando i ministri dell’Educazione, dell’Economia e delle Infrastrutture, siamo in buone mani dunque. D’altra parte Tremonti aveva fatto capire che era da tempo allo studio una soluzione per rendere più sicure e moderne le infrastrutture scolastiche. La soluzione ha l’intenzione di coinvolgere gli Enti Locali ma andrebbe a creare uno strano ibrido tra la gestione dell’edificio e la gestione didattica con possibili seri problemi ed un aumento delle questioni burocratiche, dato che verrebbe a crearsi un altro soggetto a “più teste” visto che vi saranno coinvolti Enti Locali, appunto, ma anche privati. La soluzione convince proprio, forse sarebbe più opportuno spendere meno per gli stipendi dei nostri assonnati deputati e più per altre cose, ma questa è una storia vecchia, allegra Italia, presto venderanno anche la Costituzione.