Tra qualche settimana sarà tempo di andare dal commercialista o dal consulente fiscale per il modello 730 relativo all’anno 2013. E mai come quest’anno bisognerà prestare attenzione alla luce delle molte novità previste dal nostro fisco anche in materia di detrazioni, da effettuarsi entro la metà del 2013.
Partiamo da quelle per le detrazioni sulla ristrutturazione di un immobile che passano da 48mila a 96mila euro. Il bonus va ripartito in dieci anni con quote di pari importo e lo sconto è valido anche per gli interventi di ricostruzione o ripristino degli immobili danneggiati a seguito di eventi calamitosi. Occorre far attenzione perché per ottenere la detrazione è necessario indicare nella dichiarazione dei redditi tutti i dati catastali dell’immobile e il contribuente dovrà conservare l’atto di notorietà, l’autocertificazione e la certificazione dell’amministratore dello stabile.
Altro capitolo importante è quello dedicato all’Imu. Chi possiede una casa vuota o concessa in comodato d’uso potrà evitare l’Imposta municipale unica su quell’immobile così come l’Irpef con le relative addizionali. Saranno esenti dal pagamento dell’ Imu anche i contadini che lavorano direttamente su un terreno di loro proprietà e che pagheranno le tasse solamente sul reddito ottenuto dal lavoro agrario, mentre i possessori di immobili di interesse storico o artistico non potranno più godere di tutte le agevolazioni ottenute sino ad oggi.
Cambiano anche le regole in materia di salute. Infatti il contributo al Servizio Sanitario Nazionale del >premio assicurativo di responsabilità civile per i veicoli può essere detratto soltanto per la parte che eccede i 40 euro, quiundi chi paga la propria polizza Rc auto meno di 402 euro l’anno non avrà più diritto ad alcuna deduzione. E la voce di spesa del contributo Ssn va indicata nella dichiarazione dei redditi nel quadro “Oneri e Spese”.
Infine è prevista la detrazione d’imposta per chi sostituisce lo scaldabagno, cifra che ammonta ad una percentuale del 55%. Lo sconto sarà valido solo se si sostituisce il vecchio scaldabagno con uno di quelli dotati di pompa di calore dedicata alla produzione di acqua calda sanitaria. Anche in questo caso l’Agenzia delle Entrate ha specificato che, per utilizzare le agevolazioni, le spese devono essere pagate con bonifico bancario o postale dal quale risultino causale del versamento, codice fiscale del beneficiario della detrazione e numero di partita Iva o codice fiscale del soggetto a favore del quale è effettuato il bonifico.