Ci sono ancora cinque mesi per abituarsi all’idea. Poi, dal prossimo giugno, il nuovo redditometro diventerà un male necessario per tutti.
Perché se il 2012 è partito con le ispezioni a raffica contro i ‘furbetti’ dello scontrino e delle spese facili, con la prossima dichiarazione dei redditi sarà lotta totale all’evasione.
Intanto nel 2011 sono stati recuperati 11,5 miliardi di euro, frutto di circa due milioni di controlli in tutta Italia e sono state anche liquidate 40 milioni di dichiarazioni che hanno permesso un recupero di imposte di 1 milione e 900 mila di rimborsi per un valore complessivo di oltre 8,7 miliardi. Ecco perché l’Agenzia delle Entrate è pronta a voltare nuovamente pagina introducendo uno dei suoi strumenti principe anti-evasione, ossia il redditometro arricchito di voci inedite.
Si tratta di oltre cento voci che esaminano le spese degli italiane, soprattutto quelle più comuni. E’ stato messo a punto, come ha spiegato Attilio Befera (direttore dell’Agenzia) analizzando i dati di oltre 22 milioni di famiglie, pari a circa 50milioni di residenti in Italia. Per ora è ancora in fase di sperimentazione, ma entro il primo semestre del 2012 diventerà effettivo e quindi meglio prenderci confidenza sin d’ora.
Il principio sostanziale da cui parte è il solito. Non si possono giustificare spese voluttuarie ed eccessive rispetto a quanto dichiarato se non avendo evaso. La novità rispetto al passato è proprio questa: non si guardano i beni posseduti ma le spese e il margine entro il quale si possono dormire sonni tranquilli è del 20% in più tra quanto è stato dichiarato al fisco e quanto effettivamente è stato speso. Il nuovo redditometro sarà utilizzato a partire dalle dichiarazioni relative all’anno 2009.
Ecco le categorie nelle quali sarà suddiviso il redditometro:
1) mezzi di trasporto, dalle auto ai camper passando per moto, barche, ecc.
2) abitazione, da quella principale a quelle secondarie, ivi compresi mutui, spese per ristrutturazioni edilizie, ma anche collaboratori domestici
3) investimenti immobiliari e mobiliari netti con valutazione separata fra biennio precedente e anno di stima.
4) contributi e assicurazioni, che siano previdenziali, vita, per responsabilità civile, incendio e furto, ecc….
5) istruzione, dagli asili nido, alla scuola secondaria, ma anche corsi di lingue straniere, master, ecc.).
6) attività sportive e ricreative e cura della persona: sport, iscrizioni a circoli sportivi, cavalli, abbonamenti pay-tv, alberghi, centri benessere e quant’altro
7) altre spese significative come oggetti d’arte e antiquariato, gioielli, donazioni, ecc…