L’evasione fiscale in Italia si sa, rappresenta forse uno dei più grandi problemi della società, che ne subisce in maniera diretta o indiretta tutte le conseguenze tutt’altro che positive, perché la questione sembra essere piuttosto chiara, per ogni cittadino che non paga le tasse ce ne sarà esserne un altro costretto a pagarne il doppio.
Ecco allora che per poter combattere l’evasione legata al mancato pagamento del canone Rai c’è chi ha pensato di agganciare l’imposta direttamente alla rete elettrica.
A proporlo nelle ultime ore infatti, Paolo Romani, vice ministro allo Sviluppo Economico che cercato di formulare nuove ipotesi volte ad arginare tale fenomeno che, sembra essere particolarmente sentito soprattutto nel caso di alcuni “odiatissimi” tributi.
Nascono già polemiche al riguardo, difatti Vincenzo Donvito esponente dell’Aduc ha sottolineato come tale teoria potesse rivelarsi in realtà estremamente fuorviante perché, non è affatto detto che chi sia titolare di un contratto per l’energia elettrica sia automaticamente in possesso di un televisore.
Inoltre l’Associazione mette in luce quante incongruenze possano venire a verificarsi soprattutto per gli utenti in possesso di due appartamenti che, in questo modo, si troverebbero a pagare il canone Rai due volte, oppure per tutti gli studenti che vivono in case in affitto che pagano l’energia elettrica ma che non hanno il televisore.
Una proposta destinata a far discutere insomma, e soprattutto giudicata da subito inapplicabile date le troppe incongruenze che si presentano chiare e immediate a chiunque ci rifletti anche solo per un minuto.
Il canone RAI è una tassa. Una tassa che si paga sul possesso fisico di un televisore (presenza di un sintonizzatore + ujn monitor da circolare interna delucidativa). Cosa diamine centra l’uso della corrente elettrica indispensabile alla sopravvivenza famigliare (per esempio di malati gravi che hanno macchinari medicali in casa) con un oggetto voluttuario? L’incoerenza logica di questo ragionamento è indiscutibile. Per pagarsi le loro cadreghine e la loro clientela votante, questi personaggi dovrebbero invece trovare soluzioni di raccolta economica diverse e finirla con legiferare burocratesimo (oltre 70mila leggi contro meno di 10mila tra Germania e Francia messe insieme)! Siamo al 68% di carico fiscale sulle MPI e non ho ancora sentito nessuno di questa vergognosa casta che dia il buon esempio agendo sul risparmio dei loro stipendi, delle loro spese e privilegi. E’ una vergogna!