Scadrà improrogabilmente il prossimo 30 giugno il termine delle multe per lo sforamento delle quote latte da parte dei produttori italiani. Una battaglia che va avanti da anni e che soprattutto è diventata un must per la Lega, tanto da essere riusciti a rinviare diverse volte il termine ultimo, l’ultima delle quali con il ‘Decreto Milleproroghe’.
Una dilazione che comunque non significa cancellazione, nonostante le molte proteste messe in piazza dagli allevatori.
L’Europa ha più volte minacciato il nostro governo con una procedura d’infrazione e fino ad oggi non è ancora stata trovata una soluzione che possa risolvere in maniera definitiva il problema. Le regole dell’Ue sono rigide, impossibile aggirarle soprattutto ora che l’Italia non ha nemmeno un Commissario ad hoc per affrontare il problema.
Le cifre sono chiare: 452 milioni di euro da pagare per quei 1.041 produttori che nel recente passato con il ministero dell’Agricoltura retto dal leghista Zaia avevano chiesto una rateizzazione delle multe. Ora che manca un moderatore reale tra loro e la Ue, con il governo preso da altri problemi sul piatto, la situazione rischia di diventare esplosiva.
E sul piatto ci sono cifre importanti: oltre diecimila produttori, in base alla legge 119/2003 avevano già versato un importo pari a circa 19 milioni mentre poco più di 1.200 produttori devono ancora versare circa 5 milioni. Inoltre l’ultima rateizzazione, quella del 2009, è stata sottoscritta da 329 produttori che devono pagare 2,7 milioni ma la maggior parte di loro hanno ancora da versare la seconda rata, pari a 5 milioni.
Proprio in questi giorni da parte di Equitalia sono state inviate ai diretti interessati le cartelle esattoriali, mentre molti altri sono ancora in attesa di sapere con certezza se e quando dovranno pagare. E certo a stemperare il clima non contribuisce quello che è successo ieri a Pontida al raduno della Lega, con gli animi esasperati e la chiara richiesta al governo, in particolare a Silvio Berlusconi e al ministro Tremonti di trovare una soluzione definitiva del problema quote latte al massimo entro fine 2011.