Due giorni fa, circa 20 milioni di contribuenti hanno pagato l’Imu e la Tasi 2014. L’Imu e la Tasi sono le tasse più odiate, le tasse sulla casa, e per i contribuenti questa scadenza del 16 dicembre è stata davvero difficile da rispettare ma a quanto pare esiste una soluzione per chi non ce l’ha fatta. Per coloro che non avessero fatto in tempo a pagare esiste un importante possibilità chiamata “ravvedimento operoso” e disponibile addirittura in tre versioni (a seconda del ritardo nel pagamento): sprint, breve o lungo. Vediamo di cosa si tratta…
Il primo è il ravvedimento operoso sprint e vale a dire entro il 30 dicembre. Per poter usufruire di questo è necessario pagare entro fine mese e la sanzione prevista sarà ridotta ai minimi termini, ovvero lo 0,2 per cento per ogni giorno di ritardo. Inoltre, occorrerà corrispondere gli interessi legali pari all’1 per cento annuo. Naturalmente il tutto calcolato in base alla cifra da pagare. Il secondo è il ravvedimento operoso breve da pagare entro il 14 gennaio 2015, vale a dire fino a trenta giorni dopo la scadenza. La sanzione è del 3 per cento, sempre oltre agli interessi legali sopracitati.
Il terzo è il ravvedimento operoso lungo, l’ultima possibilità dei ritardatari, il pagamento dev’essere pagato entro il 30 giugno, vale a dire entro il termine di presentazione della dichiarazione. In questo caso la sanzione sale fino al 3,75 per cento, oltre agli interessi legali all’1 per cento annuo sempre calcolati sul totale da pagare. Per la compilazione del modello F24, oltre ai codici tributo e al codice catastale degli immobili, occorrerà barrare la casella “Ravv.” e indicare nello spazio “Anno di riferimento” il 2014. Per ritardi ancora maggiori, la sanzione ordinaria ammonta al 30 per cento. A questo punto miei cari cittadini, se non lo abbiamo ancora fatto, non ci resta che pagare usufruendo del ravvedimento.