La Giunta per le elezioni del Senato voterà tra oggi e domani sulla decadenza di Silvio Berlusconi dalla carica di senatore. Il voto si è reso necessario, a causa della condanna definitiva in Cassazione dell’ex premier per frode fiscale. La riunione avverrà nella sala Koch di Palazzo Madama, dove il presidente Dario Stefàno presenterà la sua relazione, seguita dagli interventi sia dell’avvocato di Berlusconi, sia di Ulisse Di Giacomo, il primo dei non eletti in Molise, che subentrerebbe al posto dell’ex premier al Senato, nel caso questi fosse dichiarato decaduto.
Lo stesso Berlusconi ha annunciato che non sarà presente alla discussione, perché ritiene sia inutile partecipare a un dibattito il cui esito è già scritto. Seguirà il tutto da Palazzo Grazioli, che da qualche giorno è diventata sua residenza. Il Cavaliere ha auspicato ieri sera la rimozione di quanti in Giunta avevano già espresso il loro voto alla stampa, di fatto tradendo il mandato, visto che la Giunta sarebbe a tutti gli effetti un organo giudiziario per i casi sottoposti al suo esame.
Intanto, prosegue lo scontro dentro al PDL tra “falchi” e “colombe”, che potrebbe riguardare anche l’esito del voto in Giunta e poi nell’aula del Senato. Ieri, oltre un centinaio di parlamentari del partito ha sottoscritto una lettera di difesa di Berlusconi dagli attacchi della magistratura, ma che non è stata apprezzata dagli “scissionisti” guidati da Angelino Alfano.
Per ora, il ministro dell’Interno ha frenato sulla creazione di gruppi autonomi alla Camera e al Senato, mentre è saltato l’incontro previsto per la mattinata di ieri con il Cavaliere, in seguito alla tragedia di Lampedusa, che ha richiesto la presenza del ministro Alfano sull’isola.