In Italia sono giornate di accorato dibattito dopo la nomina a Ministro dell’integrazione di Cécile Kyenge e la sua proposta di intervenire sulle leggi che tutelano l’immigrazione, mentre molti dimostrano una memoria storica limitata, gli italiani mettono ancora in mostra la loro natura di popolo migrante: nell’ultimo anno è boom di emigrazioni verso la Germania.
La crisi economica ha rivoluzionato le vite delle famiglie in tutto il Mondo, si è sentita particolarmente nel Belpaese dove la mancanza di lavoro ha costretto giovani e meno giovani a scappare. La Germania, con la sua solidità economica e buon tenore di vita, si è trasformata nell’America del nuovo millennio e gli italiani salpano verso la terra delle promesse e del futuro assicurato. Secondo i dati dell’Ufficio federale di Statistica di Berlino, in Germania l’immigrazione dall’Italia è aumentata del 40% in un solo anno, i dati si riferiscono al 2012 quando si sono rifugiati nel Paese tedesco ben dodici mila italiani in più rispetto all’anno passato. A prima vista sembrerebbe un dato in continuo aumento e probabilmente il record sarà superato durante il corrente anno.
Cambiano i tempi e le professioni dei migranti, non sono più i minatori che trovano lavoro nei paesi del nord, ma personale altamente qualificato e largamente richiesto nei settori della sanità e dell’informatica. La società della crisi economica si sta rilevando essere molto flessibile, l’Italia tra mille paradossi è costretta anche a vivere una vera e propria fuga di cervelli.