Beppe Grillo ha scelto la data del 30 novembre e la piazza di Genova per il suo terzo Vaffa-Day. L’annuncio era stato dato il 3 settembre scorso, ma adesso si conoscono luogo e data dell’evento, che si preannuncia ancora più importante e partecipato dei primi due. L’ultimo risale ormai al 25 ottobre del 2008, quando il Movimento 5 Stelle non era ancora nemmeno nato ufficialmente. Questa volta, il Vaffa-Day sarà celebrato dal primo partito per numero di voti alle ultime elezioni politiche di febbraio, nonché da un movimento in ascesa nei sondaggi, complici la cattiva vecchia politica di sempre e la crisi economica.
La piazza di Genova è adatta al Vaffa-Day, visto che si tratta della città di Grillo, che evidentemente vuole giocare in casa. E nemmeno la data sembra casuale: cade a una settimana dal congresso del PD per celebrare la scelta del nuovo segretario. Come se il leader dell’M5S volesse oscurare mediaticamente quell’altro evento.
Intanto, alla Camera è stato approvato il testo dei relatori della maggioranza che introduce un tetto di 300 mila euro ai finanziamenti ai partiti da parte delle singole persone fisiche e di 200 mila euro per le singole persone giuridiche. All’interno del tetto massimo, tuttavia, non rientrano le donazioni “lascis mortis”, ossia i beni o il denaro lasciato in donazione alla morte da privati.
Chi eccede tali limiti sarà multato per un valore pari al doppio la somma in eccedenza e sarà escluso per tre anni dalla possibilità di concorrere alle donazioni del 2 per mille. Contro il testo ha votato il Movimento 5 Stelle, che lo ha definito un modo per spingere i partiti nelle mani delle lobbies.