Beppe Grillo torna a fare parlare di sé, attaccando dal suo blog il Parlamento, definito “una tomba maleodorante, un monumento ai caduti”. Il leader del Movimento 5 Stelle si chiede a cosa serva il Parlamento, se abbia ancora un senso, considerando le Camere una scatola vuota. Parole simili a quelle utilizzate in campagna elettorale per le politiche di febbraio, quando aveva sostenuto che avrebbe aperto il Parlamento come “una scatola di tonno”. Ma la risposta del presidente della Camera, Laura Boldrini, non si è fatta attendere, affermando che sarebbe in corso un attacco alla democrazia, che passerebbe anche per le offese al Parlamento. Contro-replica dello stesso Grillo, che ripete quanto ha già sostenuto settimane addietro, ossia che la Boldrini non rappresenterebbe nessuno, che non è stata eletta da nessuno, che è stata messa lì da Sel con solo il 3%, fingendo ora il partito di Nichi Vendola di fare opposizione.
Ma, intanto, nel Movimento 5 Stelle i registrano le prime due defezioni, con l’uscita dal gruppo della Camera dei due deputati tarantini, Alessandro Furnari e Vincenza Labriola, che passano al Gruppo Misto. E se Grillo afferma di aspettarsi altri 4-5 addii, il neo-capogruppo, Riccardo Nuti, è andato giù pesante, augurando ironicamente un buon futuro politico ai deputati che hanno lasciato, sostenendo che adesso potranno incassare tutta la diaria, che sarebbe stato anche l’unico argomento di cui i due si sarebbero occupati, anziché dell’Ilva.
L’attacco di Grillo alla Boldrini rappresenta anche l’ennesimo tentativo dell’ex comico di mettere dei paletti al suo M5S, al fine di evitare il dialogo con le forze della sinistra, scenario a cui molti esponenti grillini guarderebbero volentieri.
