Beppe Grillo non poteva essere più esplicito e per la seconda volta in 24 ore è intervenuto sull’ipotesi di alleanza con il PD, avanzata dal segretario Pierluigi Bersani. Non solo ha ribadito che il suo Movimento 5 Stelle non farà alleanze con nessuno (“ci limiteremo a votare in Parlamento i provvedimenti in linea con il nostro programma”), ma ha anche denunciato quello che a suo avviso sarebbe un “mercato delle vacche” del PD, ossia il tentativo dei democratici di dividere i grillini al Senato, offrendo loro poltrone e incarichi vari, per ottenere in cambio la fiducia.
I democratici sono molto divisi al loro interno sul da farsi. Se l’ex premier Massimo D’Alema avanza l’ipotesi di un coinvolgimento di PDL e M5S in un governo di larghe intese, nel partito ci sono resistenze fortissime ad allearsi con l’arci-nemico di sempre Silvio Berlusconi, anche perché è opinione unanime che gli elettori non perdonerebbero mai più una cosa simile e al prossimo giro elettorale, il PD sarebbe sbranato da Grillo.
Tuttavia, l’ipotesi di presentarsi al Senato a chiedere la fiducia per un esecutivo di minoranza non avrebbe l’avallo del Quirinale. Giorgio Napolitano non consentirebbe a Bersani o altri di formare un governo, che o rischia di non ottenere nemmeno la fiducia del Parlamento, o se la ottenesse sarebbe, poi, in balia degli umori quotidiani dei grillini.
Per questo, il presidente non molla sulla possibilità di un governo di scopo, di larghe intese, finalizzato ad approvare la nuova legge elettorale e qualche altro provvedimento simbolico, come il dimezzamento del numero dei parlamentari e dei loro emolumenti, per poi tornare al voto. Tra le possibili guide di questo tipo di esecutivo spunta il nome del governatore di Bankitalia, Ignazio Visco.