La crisi politica mette a repentaglio la situazione economica

La crisi politica mette a rischio l'economia europeaLa crisi politica che continua ad assillare l’Italia potrebbe scatenare un vero e proprio terremoto economico. Nel caso in cui nella giornata di oggi non venisse votata la fiducia al Governo Letta e, come decisione finale si prenda quella di tornare al voto, allora negli ultimi sei mesi l’Italia avrebbe soltanto perso tempo. L’allarme è scattato in tutta Europa dal momento che quella italiana è una delle economie portanti di tutta l’Eurozona, lo stesso commissario agli Affari economici Olli Rehn ha affermato con un velo di preoccupazione “Non voglio intromettermi nella politica italiana ma allo stesso tempo dobbiamo essere consapevoli che molto è in gioco ora per tutta l’Ue: la ripresa iniziata è fragile, e soffrirebbe della continua instabilità politica con rischi non solo per l’Italia ma per tutta la zona euro.

In effetti la situazione italiana è nettamente migliorata rispetto alla disastrosa situazione di due anni fa, eppure la crisi politica potrebbe mettere a repentaglio tutte le conquiste fatte in materia economica: non tanto per l’efficienza del Governo in carica, quanto per la mancanza di una legge elettorale. Andare al voto ancora con il “Porcellum” significherebbe tornare alla medesima situazione dell’inverno passato, ovvero con un parlamento privo di una maggioranza. Per questo motivo al coro d’allarme rispondono anche da Confindustria, il Centro Studi con una nota ha messo in evidenza come: “Una nuova ondata di instabilità parlamentare peggiorerebbe nettamente lo scenario economico: -1,8% il Pil nel 2013 e -0,3% nel 2014, contro il -1,6% e il +0,7% previsti meno di un mese fa. Gli interessi della politica rischiano di aumentare ulteriormente questo gravissimo peso: gelando sul nascere il lento recupero dell’economia. Mentre bisognerebbe fare di tutto per consolidarlo e accelerarlo.

Proprio contro gli interessi personali in campo politico, e con l’obbiettivo di scongiurare l’ennesima crisi politica italiana dalle preoccupanti conseguenze, si schiera il presidente del parlamento europeo Martin Schulz: “Una caduta del governo creerebbe enormi turbolenze politiche e sui mercati finanziari non solo in Italia ma in tutta l’Europa. È in corso un modesto raddrizzamento economico che può portare più lavoro soprattutto ai giovani, ogni elemento che possa frenare questo processo è assolutamente superfluo. Dunque quelli che voteranno per un governo stabile sosterranno il processo di rilancio in Europa.

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