In attesa che arrivi il carico da novanta dell’Imu, qual è il peso che le tasse locali hanno sulle tasche degli italiani? Secondo la Cgia di Mestre la media è almeno pari a 1.230 euro, con punte di 1.714 euro a Varese mentre a Lecco sono 1.681 e a Bergamo. Bologna e Monza 1.665. In fondo alla classifica invece Lanusei, in Sardegna, con 671 euro.
Uno studio che ovviamente va anche tarato a seconda della diversa pressione fiscale che applicano le regioni italiane, in particolare la Lombardia, per quello che riguarda i prelievi relativi all’Irap (pagata comunque dalle imprese), ma anche la qualità dei servizi che corrispondono per i cittadini. Ovviamente le stime sono state fatte prima degli ultimi rincari proposti dal governo Berlusconi e da quello Monti.
In particolare oltre all’Imu peserà molto l’aumento dello 0,33% per l’aliquota base dell’addizionale regionale Irpef che complessivamente porteranno nelle casse dello stato 12,8 miliardi di euro in più. Ma siccome sono tutti soldi che finiranno direttamente a Roma, Comuni e Regioni dovranno lavorare sulle loro aliquote e quindi la tassazione locale è destinata fatalmente a salire.
I più tartassati restano comunque gli abitanti della Lombardia, con ben otto Comuni capoluogo nei primi 10 posti della classifica generale, a partire da Varese e Lecco. Come sottolinea il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi, nelle realtà dove si versano più tasse i livelli di reddito sono mediamente più elevati con una qualità ma anche una quantità di servizi migliori.
Però resta il fatto che tra il 1995 e il 2010 la tassazione locale è cresciuta del 137,9%. Praticamente le entrate nelle casse delle amministrazioni locali sono passate da 40,58 miliardi a 96,55 miliardi di euro, mentre lo Stato ha visto crescere le sue entrate del 6,8%.