Il leader di “Fare per Fermare il Declino”, Oscar Giannino, potrebbe dimettersi dalla guida del movimento, dopo che uno dei suoi stessi uomini, l’economista Luigi Zingales, lo ha abbandonato e denunciato pubblicamente per quel master all’Università di Chicago, che il giornalista avrebbe in più occasioni detto di avere, ma che nella realtà non possiede per sua stessa ammissione. Duro colpo per il movimento della destra anti-berlusconiana e filo-liberista, che puntava tutto sul merito e l’innovazione. Anche perché in queste ore si palesa un’altra verità nascosta, ossia che Giannino non avrebbe neppure la laurea, malgrado si sia da sempre presentato al pubblico in qualità di economista. E, invece, niente laurea in Economia e niente in Giurisprudenza. “Quel che so, l’ho imparato da solo”, si è difeso il giornalista, che ora deve subire gli sfottò del centro-destra, il quale lo ha corteggiato, senza riuscire a farlo entrare in coalizione.
Il presidente Silvio Berlusconi ha già ironizzato su di lui a Milano, quando ha affermato di avere fatto di tutto per avere Giannino in coalizione, ma egli era impegnato a prendersi il master a Chicago.
Tema scottante di questo ultimo scorcio di campagna elettorale è, poi, la vendita di La7 a Urbano Cairo, imprenditore ritenuto vicino a Berlusconi. In un’intervista in via Solferino, al Corriere della Sera, il segretario del PD, Pierluigi Bersani, ha sostenuto la necessità di non creare situazione di accentramento monopolistico, esternando la sua ostilità all’operazione. Parole, che il Cavaliere ha definito “un avvertimento mafioso”.
Intanto, in questi ultimi fuochi prima delle elezioni, il leader del centro-destra si accinge a inviare lettere firmate agli elettori, dove spiega le modalità di rimborso dell’IMU, se vincerà, scatenando le ire del PD e la minaccia di querela da parte di Ingroia.
