Con il mese di gennaio scatteranno anche le nuove regole per i lavoratori e le lavoratrici che devono andare in pensione. Entreranno in vigore infatti i nuovi requisiti per il pensionamento di vecchiaia delle donne previsti dalla riforma Fornero che serviranno per parificare le età all’inizio del 2018, con 66 anni e tre mesi.
Sono diversi i requisiti per la pensione, in presenza di almeno 20 anni di contributi se sono stati versati prima del 1996, mentre se si é cominciato a versare dopo il 1996 viene richiesto anche un importo di pensione di almeno 1,5 volte la soglia minima. Partiamo dai lavoratori del Settore Pubblico per i quali ancora non cambia nulla fino al 2015: si andrà con 66 anni e tre mesi di età.
Idem per gli uomini del Settore Privato nel 2014 vanno in pensione con gli stessi requisiti del 2013, ossia 66 anni e tre mesi mentre i requisiti cambieranno nel 2016 con l’adeguamento alla speranza di vita. Novità per le donne dipendenti del Settore Privato che potranno andare in pensione di vecchiaia con almeno 63 anni e 9 mesi di età. Dal 2016 fino al 31 dicembre 2017 entrerà in vigore un ulteriore scalino e saranno necessari 65 anni e tre mesi ai quali aggiungere l’aumento legato alla speranza di vita.
Invece le lavoratrici autonome nel 2014 potranno andare in pensione con almeno 64 anni e 9 mesi, ossia con un anno in più rispetto a quanto previsto per il 2013. Nel 2016 e nel 2017 saranno necessari almeno 65 anni e 9 mesi, ai quali andrà aggiunta la speranza di vita. Quanto alla pensione anticipata, nel 2014 gli uomini potranno andare se hanno almeno 42 anni e 6 mesi di contributi versati, un mese in più di quanto previsto nel 2013. Per le donne saranno necessari almeno 41 anni e 6 mesi di contributi, anche in questo caso un mese in più.