Decreto Milleproroghe: cosa cambia nel sistema pensionistico?

Con il varo del nuovo decreto Milleproroghe sta per arrivare, altresì, l’ennesimo ritocco alle aliquote contributive pensionistiche per coloro che svolgono la professione autonoma.

Secondo quanto contenuto nell’intero provvedimento, raggiunto il 2016, l’aliquota raggiungerà la soglia complessiva dello 0,15% a cui verrà sommato un aggiustamento che consentirà ai lavoratori precoci e ai lavoratori esodati, di attuare la copertura delle modifiche sulle pensioni.

In maniera dettagliata emerge che, il provvedimento Milleproroghe prevede un incremento delle aliquote pari a:

  • 0,01% (dal primo gennaio 2013)
  • 0,04% e dello 0,05% (dal primo gennaio 2014 fino al 2015)
  • 0,15% (a partire dal 2016)

A quanto pare i membri delle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio della Camera si sono espressi favorevolmente alla questione votando di già il relatore per il decreto in esame. Il decreto ha dato altresì il via libera agli emendamenti sulle pensioni per le categorie di lavoratori esodati e precoci.

Per tali categorie lavorative la copertura pensionistica si attuerà mediante l’innalzamento dell’aliquota previdenziale sui lavoratori autonomi , ma a quanto pare il Ministero del Welfare sembra essersi opposto a tale decisione annunciando la volontà di modificare alcuni passaggi inerenti ai lavoratori cosiddetti precoci.

A tale volontà si affianca però la necessità di non intaccare le coperture con un innalzamento dei contributi degli autonomi. Resta quindi, ancora una volta, il problema della reperibilità dei fondi. A tal proposito si potrebbero però effettuare dei ritocchi prelevando più risorse dalle fasce reddituali più elevate.

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