Essere anziani oggi, non è cosa facile! Le pensioni sono sempre più magre e gli sforzi per arrivare a fine mese diventano sempre più massicci, in alcuni casi simili a veri e propri salti mortali.
Ma se questa è la situazione di oggi, per il futuro non c’è molto di meglio da sperare, perché si sa, probabilmente il sistema pensionistico sarà completamente smantellato e i giovani d’oggi, pensionato di domani, potranno contare solo sulle proprie forze. Una prospettiva questa, che spaventa, preoccupa e allarma centinaia di giovani cittadini italiani.
Versare i contributi pensionistici volontariamente -quindi- sembra essere l’unica soluzione possibile per garantirsi un futuro sereno e piuttosto stabile, ma tale soluzione conviene veramente?
La risposta è affermativa. Costruirsi un proprio piano pensionistico determina parecchi vantaggi, primo tra tutti, di natura fiscale. Difatti, procedere al versamento di una pensione integrativa permette al contribuente la deduzione di premi per le polizze previdenziali fino a un massimo di 5.164,57 euro l’anno. In questo modo, quindi, oltre che a garantirsi un capitale integrativo da utilizzare in anzianità, si diminuisce anche l’imposizione Irpef attuale.
Numerosi sono gli enti che offrono la possibilità di accumulazione e i rendimenti, come in ogni prodotto di natura economico-finanizario, variano da polizza a polizza. Prima di stipulare un accordo e iniziare il versamento, quindi, è bene fare molta attenzione alla scelta del fondo, optando per prodotti più sicuri (anche se meno redditizi) se prossimi alla pensione, scegliendo invece qualcosa di più dinamico e “spericolato” nel caso in cui il momento della pensione sia ancora lontano almeno una ventina di anni.