Accesso preferenziale alle supplenze brevi e a progetti scolastici speciali (sostegno agli studenti in difficoltà, lotta alla dispersione scolastica), possibilità di essere inseriti in iniziative integrative organizzate dalle singole Regioni. Si apre un paracadute per i supplenti della scuola che sono rimasti senza contratto.
Solo per l’anno scolastico 2009/2010, alla scadenza di contratti brevi, arriva l’indennità di disoccupazione ordinaria (886 euro lordi) per 8 mesi o per 12 se il lavoratore è ultracinquantenne. Il trattamento si interromperà in presenza di supplenze brevi, che non sarà possibile rifiutare senza motivazioni serie, pena la perdita dell’ammortizzatore sociale. La disposizione si applica ai professori con contratto annuale rimasti dal 1° settembre a casa. La norma a tutela dei precari della scuola è stata approvata oggi dal Consiglio dei ministri e inserita nel decreto legge Ronchi approvato oggi che è finalizzato al rapido assolvimento di obblighi nei confronti dell’Unione europea per evitare procedure di infrazione.
Progetti con le Regioni di massimo 8 mesi. Viene specificato che le amministrazioni scolastiche potranno promuovere, in collaborazione con le Regioni, progetti della durata di 3 mesi, prorogabili a 8 mesi, che prevedano attività di carattere straordinario, anche ai fini dell’adempimento dell’obbligo di istruzione. In queste attività saranno utilizzati “in via prioritaria” i precari della scuola percettori dell’indennità di disoccupazione. Al personale sarà riconosciuta la valutazione dell’intero anno di servizio ai soli fini dell’attribuzione del punteggio nelle graduatorie a esaurimento e nelle graduatorie permanenti.
La norma interesserà 12-13mila precari. Interesserà una platea di 12-13 mila docenti che fino allo scorso anno hanno avuto supplenze annuali. «Ancora una volta – ha sottolineato il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini nel corso della conferenza stampa al termine del Cdm – il governo ha mantenuto i suoi impegni». Il ministro ha sottolineato che «grazie agli accordi con le regioni, oltre all’indennità di disoccupazione garantita dall’Inps si potrà dare ai docenti anche una indennità di lavoro. Questa decisione é un punto di orgoglio per il governo>. Secondo il ministro la platea di coloro che potranno usufruire di questi benefici ammonta a 12-13.000 persone. «La Finanziaria prevedeva un taglio di 43.000 posti. Di essi – ha detto il ministro – 30.000 si sono liberati attraverso i pensionamenti. Restano 12-13.000 insegnanti che hanno il diritto all’indennità di disoccupazione». La disposizione «é valida solo per quest’anno, perché prevediamo che per il prossimo non ci saranno problemi».
I contratti a tempo non possono trasformarsi in indeterminati. La disposizione specifica con chiarezza che i contratti a tempo determinato stipulati per il conferimento delle supplenze non possono trasformarsi in rapporti di lavoro a tempo indeterminato e consentire la maturazione di anzianità utile ai fini retributivi prima dell’immissione in ruolo.
Fonte: Ilsole24ore.com