Politica: Continua il dibattito sui tagli alla spesa pubblica

L’Italia è un paese con una serie di gravi e profonde fratture economiche. Un paese consumato e deteriorato da anni e anni di cattiva gestione della spesa pubblica. Secondo il nostro nuovo premier Mario Monti, uno dei  tanti errori commessi dai Governi precedenti è stato l’abolizione dell’ICI, tassa sulla casa indispensabile per rimpinguare le casse dello stato.

Servono nuovi assesti e nuovi equilibri economici, si parla di un intervento complessivo di ben 4,2 miliardi, che dovrebbe servire ad evitare l’aumento dell’Iva previsto per il prossimo ottobre. Un incremento, che ad oggi, non sembra essere stato scongiurato del tutto.

Nella riunione tenutasi lo scorso lunedì, si è discusso a lungo del famoso Rapporto Giarda il quale andrebbe ad elencare le possibili manovre volte ad esercitare tagli e limature utili ad una migliore gestione dei conti pubblici. Si tratta di tagli  mirati e significativi che dovrebbero comportare ottimizzazioni per un budget di oltre 4,2 miliardi in sette mesi, equivalenti a ben  7,2 miliardi su base annuale, il 9,5% degli 80 miliardi di spesa che il rapporto Giarda considera rimaneggiabili.

Entro il prossimo 31 maggio, quindi, tutti i  i ministeri dovranno comunicare le possibili spese riducibili, rimettendo poi la decisione ultima al  presidente del Consiglio che, dallo scorso 30 Aprile, guida una commissione straordinaria volta a svolgere una ricognizione dettagliata della spesa pubblica il cui compito principale è  quello di individuare i segmenti in cui si può facilmente operare senza compromettere i servizi resi ai cittadini. (Per avere maggiori informazioni sul Rapporto Giarda clicca qui oppure visita il nostro sito “RisparmioEconomia“)

Intanto dal Governo giungono anche parole pesanti contro evasori e sperperatori dei pubblici fondi.

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