Il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, alla fine ha sbottato. Ieri, ha attaccato pesantemente il segretario del suo partito, Pierluigi Bersani, accusandolo di perdere troppo tempo, mentre il Paese è in affanno. Su un punto Renzi, in particolare, è stato duro: Bersani si è fatto umiliare dai grillini, inseguendoli, mentre ha evitato qualsiasi confronto con il centro-destra di Silvio Berlusconi, che ha preso 10 milioni di voti.
O il Cavaliere è il peggiore dei mali, spiega, oppure si fa con lui un accordo. Ma non si può continuare con questa melina incomprensibile. Parole come pietre, perché il Partito Democratico, già in grande affanno dopo il flop alle elezioni di febbraio, ora esce davvero malconcio dal primo vero scontro interno. Tanto che Renzi ha proposto una sorta di ultimatum al segretario: dica subito se dobbiamo andare al voto o allearci con il Cavaliere. Per quanto gli riguarda, il sindaco fiorentino non ha nascosto che a questo punto sarebbe meglio tornare a votare.
E i rumors parlano di una lista nazionale che Renzi starebbe creando, separata dal PD, con cui non sarebbe nemmeno alleata. Fuori dagli schemi di destra e sinistra, quindi, con la probabilità alta che i democratici debbano correre contro Renzi, sprofondando nei consensi.
A questo punto, Berlusconi potrebbe limitarsi ad aspettare sulla riva del fiume il passaggio del cadavere del nemico , abbandonando qualsiasi ipotesi di governissimo col PD. Resta solo l’incognita sul da farsi per la presidenza della Repubblica, su cui non esiste alcun accordo tra le parti.
Le parole di Renzi sembrano avere messo fine alla rappresentanza della segreteria Bersani e potrebbe gettare il PD nel caos, quando le nuove elezioni politiche sembrano avvicinarsi a grandi passi.
