Durissima Daniela Santanchè, che partecipando ieri alla trasmissione L’Arena di Massimo Giletti su Rai Uno, ha attaccato tutti coloro che a suo avviso avrebbero tradito la parola data al centro-destra e a Silvio Berlusconi, quando in aprile furono varate le larghe intese. Il primo a tradire sarebbe stato il PD, spiega la Santanchè, che è venuto meno ai patti (con la decadenza di Berlusconi dalla carica di senatore). Ma continua, arrivando fino al presidente Giorgio Napolitano, accusato di non avere mantenuto la promessa di tutelare la persona politica del Cavaliere, anche se ha ottenuto il secondo mandato solo grazie alla proposta e al sostegno che gli sono arrivati da Berlusconi. “La smetta di fare il giocatore e faccia l’arbitro della Costituzione”.
Immediata la pioggia di polemiche sulle parole della Santanchè. Per il PD, si tratterebbe di vilipendio, mentre si riaccende lo scontro all’interno del PDL tra “falchi” e “colombe”, con i capigruppo di Camera e Senato, Renato Brunetta e Renato Schifani, che hanno emesso una nota congiunta, in cui hanno preso formalmente le distanze dalle parole della “pitonessa”.
E in un’intervista al Messaggero, il ministro Gaetano Quagliariello ha invitato a non parlare di “tradimenti” e a non inseguire forme di linguaggio estremo, perché la base moderata vorrebbe altro e sarebbe preferibile coniugare la salvaguardia della tutela politica di Silvio Berlusconi con il bene del paese.
Ma nelle stesse ore, anche l’imprenditore Flavio Briatore, amico di Daniela Santanchè, ha attaccato duramente le “colombe” e il ministro Angelino Alfano, sostenendo che avrebbero accoltellato Silvio Berlusconi nel momento del bisogno.