Il Partito Democratico c’entra e come! Parola di Prof, che non accetta la risposta del segretario del PD, Pierluigi Bersani, secondo il quale il suo partito non c’entrerebbe nulla con la banca senese. La sinistra ha sempre avuto una grande influenza nella gestione di quell’istituto, spiega il Prof.Mario Monti, che invita la politica a fare un passo indietro sul controllo delle banche. Un colpo durissimo, inferto contro il partito che l’ha sostenuto convintamente fino alla fine di dicembre, tanto che ci pensa Dario Franceschini a rappresentare lo stato d’animo dei democratici, quando dice di non riuscire a riconoscere questo Monti, rispetto a quello che il PD ha sostenuto nei 13 mesi di governo e ironizzando sul fatto che solo adesso il premier trova difetti a sinistra.
E la vicenda MpS si accompagna con un altro colpo duro dei centristi a Bersani, con il Prof. che spiega in conferenza stampa di essere disposto ad allearsi con il PDL, se questi non sarà più a guida Berlusconi. Un’apertura alle forze riformiste, escludendo del tutto un’ipotesi di coalizione con le ali estreme e contrarie alle riforme economiche. Un no apparentemente secco contro l’ipotesi di alleanza post-voto con la coalizione Bersani-Vendola. Il secondo non potrebbe fare parte di un governo in cui ci starebbe pure Monti.
E dall’ex cinema Capranica a Roma, l’ex premier Silvio Berlusconi rincuora i suoi e garantisce che la vittoria potrebbe essere alla portata, sostenendo che il recupero c’è. I temi principali sono quelli già intravisti in questo primo scorcio di campagna elettorale: niente IMU sulle prime case, no assoluto al redditometro (“é uno stato di polizia”), abbassamento delle tasse.
Ma lo scandalo MpS sta portando al momento acqua al mulino di Beppe Grillo, che ieri ha fatto il suo “show” in assemblea degli azionisti della banca, attaccando a testa bassa il presidente Alessandro Profumo e tutta la dirigenza di Siena. Il tema MpS è il leitmotiv del suo “Tsunami-tour”. Dato quasi per azzoppato, quasi non ci vorrebbe credere Grillo che il fattore tempo e la solita sinistra gli abbiano regalato uno spunto così incredibilmente a lui favorevole in piena campagna elettorale.