Non ha portato bene al centro-sinistra la decadenza di Silvio Berlusconi dal Senato. I sondaggi premiano sia Forza Italia che l’intera coalizione di centrodestra, che secondo le intenzioni di voto rilevate da Tecnè per TgCom24, sarebbe al 35,9% contro il 30,7% della coalizione avversaria e con il Movimento 5 Stelle al 23,8%. In particolare, il Partito Democratico sarebbe la prima formazione preferita dagli italiani con il 26,8% dei consensi, seguito dal Movimento 5 Stelle e terza sarebbe Forza Italia con il 22,8%. I primi due partiti sarebbero in crescita dello 0,4%, rispetto alla precedente rilevazione, mentre il partito dell’ex premier Berlusconi sarebbe cresciuto dello 0,6%.
Il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano raccoglierebbe il 5,4%, in calo dell’1,2%, mentre la Lega Nord sarebbe al 3,3% e Fratelli d’Italia al 2,8%.
Anche per la casa dei sondaggi Swg, generalmente più favorevole per il centro-sinistra, la coalizione di Silvio Berlusconi sarebbe avanti su quella guidata dal PD di tre punti percentuali.
E un altro allarme per il centro-sinistra arriverebbe da un sondaggio sulle primarie. Il 60,4% degli intervistati ha risposto, infatti, che certamente non andrà a votare ai gazebo di domenica prossima, mentre solo l’1,9% ha risposto che certamente lo farà.
Di quelli che hanno risposto affermativamente, il 52,2% sceglierebbe Matteo Renzi come prossimo segretario del PD, il 32,6% Gianni Cuperlo e il 12,6% Pippo Civati.
I dati mettono in evidenza il distacco del sindaco di Firenze sugli altri candidati, ma non tale da dormire sonni tranquilli. Se Renzi, infatti, non riuscisse a superare il 50% dei consensi validi, la scelta del prossimo segretario del PD sarebbe nelle mani dell’assemblea nazionale del partito e non solo sarebbe rinviata la vittoria del sindaco, ma potrebbe persino non avvenire, visto che tra i vertici del PD non gode di grandi simpatie.